Il Comitato dei Genitori non è un organo collegiale, ma la normativa vigente gli attribuisce comunque alcune specifiche funzioni:



  1. Può avanzare pareri e proposte al Consiglio di Istituto ed al Collegio Docenti, di cui questi devono tenere conto, in merito alla preparazione del POF (Art. 3.3 dpr 275/99)

  2. Ha il diritto di convocare l'Assemblea dei Genitori per richiesta dei propri membri o per iniziativa del proprio Presidente.


Fanno parte di diritto del Comitato i Rappresentanti eletti dai genitori.

Il Comitato si riunisce in assemblea una volta al mese da settembre a maggio/giugno e le decisioni prese in ogni riunione sono assunte a maggioranza dei presenti. Alle Assemblee del Comitato possono partecipare, con diritto di parola e di voto, tutti i genitori.


Il Comitato svolge essenzialmente una funzione di collegamento tra i rappresentanti di classe e di raccordo tra questi ultimi e gli eletti nel Consiglio di Istituto in ordine ai problemi emergenti nella scuola.

I Comitati "non possono interferire nelle competenze rispettive dei Consigli di Classe o di Istituto, avendo una funzione promozionale della partecipazione dei genitori con l'eventuale elaborazione, anche sulla base dello scambio di esperienze, di indicazioni e proposte che saranno opportunamente valutate ed adottate dagli altri organi di istituto."

(C.M. 19.9.84, n. 274)

E' uno spazio democratico in grado di garantire a tutti i genitori una partecipazione attiva alla vita della Scuola.

Permette la discussione, la conoscenza reciproca, il confronto e, soprattutto, l'elaborazione di problemi, temi e proposte da sottoporre all'esame degli organi collegiali. E' anche uno spazio in cui i genitori possono esprimere liberamente la propria opinione e sentirsi partecipi fino in fondo dell'educazione dei propri figli.

E' uno strumento per l'elaborazione di proposte e per la focalizzazione di problemi ampiamente condivisi: esso ottimizza l'impegno e le energie volte alla risoluzione dei problemi di tutti.

All'occorrenza esso si fa portavoce dei genitori che segnalino problemi riguardanti la scuola e gli studenti, perché e giusto che tutti si sentano rappresentati e ascoltati.

E' importante che la voce dei genitori si faccia sentire perché nessuno è più coinvolto di loro nell'educazione e nella formazione dei figli, nessuno più di loro è interessato allo sviluppo equilibrato della loro coscienza etica, morale e civile, nessun altro può essere di questo interprete più qualificato.



A tale fine i genitori dovranno sentirsi impegnati:


  1. perché nella famiglia, nella scuola come in ogni momento e luogo della loro vita sociale e culturale, i bambini vengano educati fin dalla più tenera età al rispetto della persona umana e dell'ambiente, delle opinioni altrui, delle leggi e delle istituzioni democraticamente costituite;

  2. perché i bambini siano educati all'autodisciplina, all'indipendenza del proprio pensiero, alla solidarietà verso i più deboli, al rispetto verso il prossimo e al rifiuto di ogni forma di violenza, sopraffazione, autoritarismo e intolleranza;

  3. perché i ragazzi imparino ad esprimersi liberamente, a sapere valutare ed ascoltare.

La Missione